I taccuini di Tarrou – 464 – Il mio Credo

Non credo in Dio e neppure nel diavolo. Non credo nella chiesa, nello stato, nell’autorità. Non credo nel progresso, nel presunto benessere acquisito in cambio dello spirito, della coscienza, della libertà. Non credo nella politica, nel consenso, nella maggioranza. Non credo in nessuna forma di governo, democrazia compresa, mediocre dittatura, dittatura della maggioranza. Non credo in questa società, in questo mondo, basati esclusivamente sull’apparenza e sul profitto. Non credo in chi considera la vita una cosa meravigliosa e pensa che sia sempre troppo presto per morire. Non credo che basti avere un lavoro, una famiglia propria, una casa, una macchina per essere un uomo.

Tutto ciò in cui non credo è parte del mio Credo.

Credo in Dostoevskij, in Leopardi e in Michelstaedter. Credo in Cristo, il Cristo uomo, ribelle, fragile, mortale, e nella possibilità di essere cristiani pur essendo atei, pur essendo assurdi. Credo nell’amore come fede. Credo nella donna e nell’amore materno. Credo nello spirito, nella conoscenza, nella virtù, in tutto ciò che è, o dovrebbe essere, ma non si vede. Credo che un uomo abbia tutto in sé per poter essere migliore di quello che è, e che basterebbe voler essere migliori di ciò che si è per migliorare il mondo. Credo nella lettura, nella scrittura che fu, nel pensiero umano. Credo che la vita sia un’insensata tragedia, e che soltanto nella consapevolezza dell’assurdità e della tragicità della vita si nasconda il seme della rinascita, l’unica possibilità di un’esistenza dignitosa e di una fine pacifica e consolante. Credo che l’uomo sia il più misero, inutile e disperato degli esseri, e che soltanto la consapevolezza della propria miseria, della propria inutilità e della propria disperazione gli permetta di rispettare la libertà altrui, senza la quale non esiste la propria. Credo che il mondo non abbia bisogno di santi né di eroi, ma, semplicemente, di uomini.

Non credo in me stesso, ma credo che anche dentro di me risplenda una luce. Il fatto che sia invisibile agli altri non significa che non esista.

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